Piccole residenze di lusso per paguri "senzaguscio"


Ciao a tutti.

Vorrei parlarvi di una piacevolissima scoperta che ho fatto:
un altro caso di talento artistico applicato ad un esigenza pratica.

In questo caso, l'esigenza abitativa di molti paguri.



 
 
Ci sono paguri e paguri: 
I paguri di terra (Coenobita clypeatus) che sono tra i più grandi artropodi viventi, come il paguro eremita.

Alcune specie, per esempio il granchio del cocco (Birgus latro) possono arrivare a pesare fino a 4 kg,






 e i paguri (Pagurus), piu' comuni, di mare.






Il paguro è un crostaceo del tutto particolare: la corazza di cui è ricoperto non è infatti presente nella delicata parte dell'addome, che rimane molliccio e indifeso in balia dei pericoli dell'ambiente esterno.

Nelle profondità del mare, un po’ come sulla terra, non c’è sempre un tetto sicuro a disposizione, perché le conchiglie scarseggiano e i ‘senzaguscio’ aumentano vertiginosamente. 

Per questo il paguro ha imparato ad approfittare del guscio altrui: si impadronisce infatti di conchiglie vuote (sostituendole al cambiare della propria "stazza") ci entra  dentro e la chiama, con soddisfazione, casa propria.

Oppure lotta con altri paguri per sottrarre loro un guscio ritenuto più conforme.  


Nella ricerca disperata di un’abitazione sicura, i paguri finiscono per vivere in mozziconi di bottiglia, spugne, barattoli, in nidi abbandonati dai vermi polychaeta o altre facezie, non paragonabili alla comoda conchiglia che siamo soliti veder loro sulla schiena.















 






 

 


Conosciamo Harry, che vive nella sua casetta Lego....




Questi sapienti crostacei non percepiscono l’insoddisfazione, l’anélito e la smania degli altri esseri, soltanto la fortuita fuoriuscita da uno stato di necessità.

Qualche tempo dopo, diventati troppo grossi, senza rimorsi gettano via il guscio della loro gioventù, cercandone di nuovi.

Quale occasione migliore, per una mentalità creativa, (sia benedetta la creatività!)
d’interfacciarsi con la natura? 
Ma fare case per paguri, non è un’attività semplice ne immediata.

Ed ecco, quindi, che mi trovo a parlarvi di :

                    
                Le casette essenziali: Robert DuGrenier

Robert DuGrenier soffia il vetro da oltre 30 anni e
il suo lavoro è stato esposto in tutto il mondo.
Ha creato sculture in vetro per terrari, vere composizioni artistiche nelle quali possono vivere anche 50 paguri e anche alveari.

Robert imita la forma interna del guscio del paguro con cristallo soffiato a mano,  seguendo le sue formazioni a spirale che accolgono i contorni del suo corpo,
avendo cura di creare una struttura bio compatibile al granchio.

Ma all'esterno Robert, esprime la sua creatività fondendo il cristallo con oro a 24 carati, argento o bronzo.

Dalla biotecnica e dalla tecnica artistica nascono, cosi', singole opere d'arte.



Guardate questo piccolino come si adatta alla sua nuova casa.
Sicuramente, come Harry, ha da insegnarci qualcosa...



Il granchio abiterà la sua casa di cristallo fino a che non diventerà troppo grande e dovrà trovarne un'altra e
la casualità del luogo di  abbandono delle conchiglie creerà
una spontanea struttura artistica.

http://www.dugrenier.com/dugrenier/glassshell.html



                   Le casette monumentali : Aki Inomata

Aki Inomata, giovane designer e artista giapponese, ha pensato di regalare a questi curiosi animali dei gusci d'autore: strutture cave di plastica, a spirale, realizzate con una stampante 3D, che raffigurano famosi skyline o altri edifici tipici.

L’artista tokyoita, ha selezionato le architetture più famose al mondo e le ha riprodotte sotto forma di conchiglie.


 

I crostacei,  proprio come fanno nel loro ambiente naturale, scelgono la "casa" che gli piace di più e che gli si adatta meglio:
lo scopo dell'artista è quello di permettere ai paguri di viaggiare in giro per il mondo, “trasferendosi” da una città all’altra.


L’idea, secondo quanto riportato sul suo sito, ha origine nel 2009, in occasione del trasferimento dell’ambasciata francese da un quartiere all’altro di Tokyo, un progetto che richiese la demolizione di alcuni vecchi edifici. Per la cultura giapponese, gli spostamenti di un’istituzione, anticamente, erano percepiti come una grave necessità, da accompagnarsi a tutta una serie di complessi rituali onde evitare una ribellione dei kami, gli eterni spiriti del cielo e della terra.



Tra gli inquilini, ci sono le creature decapodi della famiglia paguroidea latreille, tra cui l’illustre granchio eremita, un bel granchiotto di terra, venduto comunemente negli Stati Uniti come animale domestico.

 


 
 
 Aki, per assicurarsi un risultato migliore, si è avvalsa anche del supporto di una macchina per la tomografia assiale. Ha effettuato la scansione a raggi X di un guscio usato da un suo beniamino, dopo che questi l’aveva abbandonato.


Quindi, realizzando i suoi progetti al computer, li ha messi in opera grazie ad un sistema di stampa tridimensionale.

Il prodotto finito è stato infine depositato nell’habitat dei paguri, (il granchio eremita, nonostante il suo nome, generalmente vive in colonie di 100 e più individui)
insieme ad altre soluzioni abitative più consuete, senza voler togliere ai soggetti il privilegio della scelta.


Non è noto se l’aspetto di un guscio abbia effetti sullo status sociale dell’indossatore, però è indubbia l’esistenza di un certo grado di competizione, fra i diversi esemplari, per l’accaparramento di quelli considerati superiori.

Gli esponenti di una particolare specie, i coenobita brevimanus, possono vivere fino a 70 anni: un tempo più che sufficiente a crearsi una propria coscienza estetica.




Guarda caso, le case scolpite con tanta cura dalla signora dei paguri, una volta nell’acquario sono andate letteralmente a ruba. 

L’impiego di un materiale trasparente, oltre che stilisticamente appropriato, permette un’apprezzamento a 360 gradi dell’occupante, trasformato nella parte fondamentale di un’opera d’arte.

L’aspetto esteriore, per animali come questi, ha pur sempre la sua importanza.
 





http://www.glassshell.com/Site_3/About_Artist.html

http://www.jacoporanieri.com/blog/?p=8906

http://www.focus.it/cultura/arte/una-casa-3d-per-il-granchio-eremita

Salutandovi,
voglio ringraziare mio figlio Giovanni, giovane mente, che mi fa' scoprire cose belle come questa.
   





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